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Qui Calabria >> RICHIAMO AIRBAG DIFETTOSI CITROEN
1° COMUNICATO
AIRBAG DIFETTOSI: la disastrosa campagna di richiamo Citroen

fra ritardi, rischi e danni per i proprietari delle autovetture interessate.

 
Da mesi i proprietari delle autovetture Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 ed il 2019, stanno ricevendo  da Groupe PSA ITALIA SPA, lettere di richiamo per provvedere all’immediato fermo della propria autovettura e alla sostituzione dell’airbag di produzione TAKATA perché gravemente e pericolosamente difettoso.
Lo stesso gruppo Stellantis a cui fa capo Citroen, informa sulla campagna di richiamo che “… è necessaria perché alcune sostanze chimiche presenti nei gonfiatori di questi airbag Takata possono deteriorarsi nel tempo, soprattutto se esposti a condizioni climatiche calde e umide. In caso di incidente, il gonfiaggio dell'airbag potrebbe avvenire con troppa forza, provocando la rottura del dispositivo e potenzialmente causando lesioni gravi o, nel peggiore dei casi, la morte”.

Mimma Iannello Presidente di Federconsumatori Calabria:

“Considerata la gravità del caso, da mesi la Presidenza nazionale di Federconsumatori, sta seguendo scrupolosamente la vicenda atteso che, gli sportelli di tutt’Italia, compresi quelli della nostra regione, sono oggetto di richiesta di assistenza da parte di automobilisti che, avendo avviato le procedure del richiamo della propria autovettura, si trovano  a fare i conti con rinvii a tempo indeterminato delle autofficine autorizzate e senza l’ausilio di vetture sostitutive per affrontare le proprie esigenze di spostamento.
Le autovetture esposte al rischio di airbag Takata, non sono però le sole Citroen ma, da anni, sembrerebbero addirittura circa 14 i marchi automobilistici coinvolti. È grave perciò l’assenza di un’adeguata campagna d’informazione verso i proprietari di tutte le autovetture coinvolte sui rischi che s’incorrono nell’uso del mezzo e del chiarimento se interessati anche mezzi pubblici.
Rispetto alle migliaia di proprietari di autovetture Citroen coinvolti dalla campagna di richiamo, sono pochi quelli che hanno ottenuto la sostituzione dell’airbag e migliaia che non sanno quando e se, avranno il cambio dell’airbag. Non abbiamo invece traccia nella nostra regione di quelli a cui è stato garantito l’uso di auto sostitutive in attesa del ricambio del pezzo difettoso o di eventuali altre misure riparatorie. Ciò, nonostante i precisi obblighi di legge e gli adempimenti in capo a Citroen, ai Ministeri e alle Autorità preposte a cui la nostra Presidenza nazionale ha inoltrato da mesi circoscritte richieste di intervento.
L’indagine condotta dalla  Polstrada  di Catanzaro e coordinata  dalla Procura di Catanzaro a seguito di incidente mortale in cui ha perso la vita una donna del Capoluogo, presumibilmente riconducibile al malfunzionamento dell’airbag della propria autovettura, allarma ed allerta sulle urgenti soluzioni da garantire a tutti i proprietari di auto oggetto della campagna di richiamo che, viste le condizioni climatiche della nostra regione, incorrono in questi mesi in rischi esponenziali per la propria sicurezza, per quella dei passeggeri a bordo auto e di  eventuali soggetti terzi.
 Per queste ragioni auspichiamo che l’indagine in carico alla Procura di Catanzaro faccia piena luce sull’accaduto a tutela della famiglia coinvolta dal tragico lutto e per quanti hanno diritto di conoscere dei rischi a cui esposti dal malfunzionamento degli airbag di cui la stessa casa automobilistica ne richiama i “rischi mortali”.
In questa direzione, ogni livello di Federconsumatori, in primis la Presidenza nazionale, è impegnato a porre in essere ogni azione necessaria per mettere in sicurezza l’incolumità dei proprietari delle autovetture interessate che, per disinformazione o perché impossibilitati a soluzioni alternative, stanno facendo uso delle proprie auto che risultano essere vere bombe ad orologeria. Non meno, a valutare ogni possibile azione risarcitoria a riconoscimento degli eventuali danni comprovabili subiti.”

Catanzaro 6.07.2024                                                                Federconsumatori Calabria Aps

2° COMUNICATO
Airbag difettosi: i proprietari delle auto richiamate attendono ancora i pezzi di ricambio. Intanto aumentano i rischi per la sicurezza e i disagi dei cittadini coinvolti.

Nonostante siano passati lunghi mesi dalle prime lettere di richiamo nessuno interviene per dare risposte ai cittadini coinvolti nel caso degli airbag difettosi prodotti dalla società Takata. Federconsumatori continua a ricevere segnalazioni da parte di utenti coinvolti che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra le quali, oltre a Citroën e DS Automobiles, anche Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi. È scandaloso il totale silenzio di GROUPE PSA ITALIA e DS AUTOMOBILIES ITALIA più volte interpellati dalla Presidenza Nazionale ed ancora silenti alle nostre urgenti richieste, oltre a quello del MIMIT anch’esso competente per materia e di AGCM a cui è stata inviata specifica segnalazione.
Solo dopo le richieste e diffide di Federconsumatori, il Ministero dei Trasporti, si è degnato di pubblicare nell’apposito albo dei richiami tutti i modelli di auto coinvolti con le relative targhe al link: https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/auto-campagna-urgente-di-richiamo-veicoli-citroen-c3-e-ds3 dove, chi non ha ricevuto alcuna lettera di richiamo, può controllare se la propria autovettura Citroen è fra quelle a cui dev’essere sostituito l’airbag difettoso.
A tutt’oggi però manca sul sito del Ministero dei Trasporti l’elenco di tutte le auto coinvolte che dovrebbe essere opportunamente reso pubblico considerato che per molti non è mai arrivata alcuna lettera di richiamo ed il rischio a cui esposti i cittadini è di enorme gravità. Ancor più considerate le condizioni climatiche della stagione.
A ciò si aggiunge il drammatico caso che riguarda la morte di una donna conducente una Citroen in un incidente probabilmente riconducibile al mal funzionamento dell’airbag e su cui sta indagando la Polizia Stradale e Procura della Repubblica di Catanzaro a cui abbiamo fornito dati e chiarimenti. È doveroso fare di tutto affinché episodi simili non si ripetano.
Sul fronte delle assicurazioni Federconsumatori ha interpellato ANIA per chiedere chiarimenti e indicazioni in relazione alla sospensione delle polizze assicurative delle auto ferme ma con uno scontato rimando alla consultazione dei contratti singolarmente stipulati.
Intanto, tanti non sanno dei rischi a cui incorrono, altri cittadini raggiunti dalla lettera di richiamo, continuano a non poter utilizzare la propria auto (dal momento che i ricambi scarseggiano) e, nella quasi totalità dei casi, non hanno ricevuto alcuna tutela da parte della casa automobilistica in termini di fornitura di auto sostitutiva o di rimborso delle spese sostenute in tal senso.
È inaccettabile dover sopportare il disagio di non poter utilizzare la propria auto e sommare a ciò l’onere di procurarsene e pagarne un’altra o in altri casi provvedere di tasca propria a sostituire l’airbag laddove si riesce ad avere il pezzo di ricambio, in altri casi, dover pagare persino il carro attrezzi per trasportare l’auto presso le officine autorizzate dal momento che nella lettera di richiamo era indicato chiaramente quanto fosse pericoloso e da evitare mettersi alla guida del veicolo.
Federconsumatori ricorda l’importanza di conservare tutti gli eventuali giustificativi delle spese sostenute per sopperire al mancato utilizzo della propria automobile: ricevute di taxi, del noleggio auto, del car sharing o dell’abbonamento ai mezzi pubblici, oltre che la ricevuta del carro attrezzi qualora si fosse ricorsi a tale servizio per trasportare l’auto presso l’officina, e invita tutti i cittadini coinvolti a rivolgersi alle nostre sedi per ottenere informazioni e per segnalarci il tipo di disagio subito. Federconsumatori ad ogni livello, segue con attenzione il caso approfondendo ogni iniziativa necessaria ed efficace, anche di carattere legale, per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti in questa vicenda, per informarli sui rischi per la loro sicurezza e per ottenere i giusti ristori e l’eventuale riconoscimento del disagio patito conseguente alla lunga attesa.
Lì 18.07.2024                                                           Federconsumatori Calabria Aps
 
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