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IL PONTE SULLO STRETTO IN UNA REGIONE CHE SI SGRETOLA.
Intervento della Presidente di Federconsumatori Calabria, Mimma Iannello.
"Quando Federconsumatori sostiene che il Ponte sullo Stretto non è la priorità della Calabria non lo fa perchè contraria a prescindere all'opera.
Piuttosto, si ha la responsabilità di rappresentare il disagio quotidiano dei calabresi nel muoversi dentro i propri confini e fuori da essi. Si fa perchè si ha la consapevolezza dello stato disastroso in cui versa il sistema del trasporto pubblico della nostra regione, non meno quello della regione che devrebbe congiungere il Ponte, rispetto al rischio di dissesto idrogeologico ed a quello sismico, alle condizioni disparate e disperate in cui versano le infrastrutture.
Dall'autostrada perennemente in cantiere ed a tratti insicura, alle direttrici della SS18 e della SS106, alle trasversali interne perennemente interrotte, al degrado delle strade provinciali ed urbane, allo stato di alcuni viadotti, al tracciato ferroviario Tirrenico a rischio di interruzioni ed a quello Jonico a binario unico e non elettrificato, è tutta un'emergenza.
Eppure, su questi percorsi è costretto a "sopravvivere" il traffico locale, a muoversi il mondo del lavoro, gli studenti, i movimenti di transito, ed anche, a reggere l'economia.
Già, il turismo, quel segmento produttivo prezioso della Calabria che regge su infrastrutture viarie da far arrossire la qualunque tant'è il degrado, l'abbandono, la pericolosità, le sterpaglie che divorano le carreggiate, i rifiuti, l'assenza di segnaletica, le buche che distruggono le vetture dei poveri automobilisti costretti pure a pagare assicurazioni più care che li coprano dai maggiori rischi.
Basti fare un viaggio in macchina o bus dallo svincolo autostradale di Pizzo ed arrivare a Vibo, Zambrone, Tropea, Capo Vaticano o Nicotera.
Uno scempio di strade rispetto al quale dovrebbero nascondersi le recenti classi dirigenti e, non meno, quelle degli ultimi decenni.
Eppure, quel territorio è la cartolina della Calabria nel mondo, attrae turismo, produce ricchezza, è indotto per l'entroterra. È lavoro.
Eppure, quelle strade sono abbandonate da lunghi decenni tranne qualche rattoppo o cantieri che hanno divorato risorse ma mai ultimati e rispetto ai quali nessuna Magistratura ha messo un punto.
In qualsiasi altro angolo della Regione non è poi tanto meglio tranne alcune aree di maggiore ma complicata concentrazione cantierieristica.
Le piogge di queste settimane, oramai eventi "normali" di mutamenti climatici più complessi, hanno poi evidenziato quanto basti poco perchè la Calabria si paralizzi.
Crolli di ponti, allagamenti di gallerie, sottopassi, frane, buche che diventano voragini che minano la sicurezza di chi viaggia.
Così vale per strade, autostrade e ferrovia.
Se questo è sotto gli occhi di ogni calabrese, risulta sempre più folle la scelta del Governo, di concentrare risorse immense su un Ponte che unirebbe due regioni dalle fondamenta fragili come giganti di argilla che necessitano semmai di investimenti in lavori seri, urgenti ed importanti per essere messe in sicurezza assieme a residenti, edifici, infrastrutture pubbliche ed economie locali.
Oltre a palesare serie preoccupazioni per l'impatto ambientale e sociale devastante che discenderebbe dalla realizzazione del Ponte, a nutrire dubbi sugli effettivi vantaggi per gli utilizzatori regionali, oltre a ravvisare fughe in avanti del Ministero che sembrano animate fin troppo da spinte propagandistiche, Federconsumatori sollecita le istituzioni regionali e locali alla responsabilità di assicurare, oggi e non domani, ai calabresi condizioni sicure di mobilitá interna e non di prospettare scenari miracolistici.
Il Ponte, ammesso possa essere cantierato e realizzato, migliorerà a breve le condizioni generali di mobilità della Calabria?
Non certo se non si supera il disagio prioritario e generale dell'esercizio del diritto alla mobilità.
È dunque il Ponte sullo Stretto la prioritá dei calabresi? Non sembra affatto e ciò rende assurda la mancanza di un adeguato dibattito pubblico sull'opera che auspichiamo possa nascere fra le forze politiche, sociali ed associative che hanno a cuore i temi della mobilità scrostata da ogni tara propagandistica, nel solo interesse di connettere realmente ed efficacemente la Calabria nelle sue esigenze sociali, culturali ed economiche."
 
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