Inaccettabile ogni ipotesi di aumenti sulle prestazioni sociosanitarie.
Federconsumatori Calabria chiede al Commissario ad acta Massimo Scura che vengano chiariti i termini dell'opzione contenuta nel DCA 76/2015 di riordino territoriale dei servizi sanitari e sociosanitari laddove, nel cronopragramma delle attività, prevede entro fine anno misure correttive della LR 22/2007 che potrebbero comportare anche aumenti per i pazienti in termini di quote di compartecipazione per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie extraospedaliere.
Sarebbe una follia pensare che i cittadini calabresi dopo gli aumenti intervenuti con delibera della G.R. n. 251 del 16.06.2014 e dopo i costi del risanamento caricati sulle loro spalle attraverso i ticket, le maggiorazioni fiscali ed i tagli ai servizi, possano sopportare nuovi aggravi.
Federconsumatori chiede che sul piano delle misure di razionalizzazione della spesa e dei servizi si agisca in ben altre direzioni dei tagli e delle tasse ovvero, dove si annidano sprechi, corruttele e illegalità che prosciugano risorse pubbliche e diritti.
Occorre superare ogni logica mercificatoria dei pazienti laddove nel citato decreto s'istituzionalizza l'ottemperanza al fabbisogno di prestazioni sociosanitario con
“accordi di collaborazione tra ASP vicinori” in attesa che si realizzi il percorso di riconversione dell'attuale offerta dei servizi che, come si sa, è atteso dal 2009.
Va accantonata la pratica della svendita della sanità pubblica regionale e della compravendita dei pazienti costretti come pacchi a viaggi della speranza intra ed extra regionali che ingrassano il mercato sociosanitario privato ed i sistemi sanitari delle altre regioni.
Così però si sta facendo pervicacemente anche per gli Ospedali di confine di Praia a Mare e Trebisacce nonostante le doppie sentenze del Consiglio di Stato che ne intimano la riattivazione per frenare l'emorragia di migrazione verso le regioni confinanti.
Quella che continua a prevalere è una logica perdente che aggrava il malessere dei cittadini e svuota la sanità regionale di sue prerogative, anche concorrenziali. Una logica inefficace e inadeguata dei cui quadri finanziari e programmatori continuano ad essere incuranti obliteratori l'Advisor KPMG, l'Agenas e i tavoli ministeriali senza determinare risultati tangibili e sistematici in termini di governance, risanamento, riorganizzazione ed efficacia del SSR.
Federconsumatori Calabria, preoccupata per l'arretramento qualitativo e quantitativo nell'accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza, a partire dalla prevenzione, e allarmata per i costi che i cittadini sono chiamati a sopportare in temini economici e umani, chiede al Presidente M. Oliverio, al Commissario M. Scura ed alla Ministra B. Lorenzin che si facciano garanti dell'inversione delle politiche sanitarie dei tagli ai diritti.
Federconsumatori Calabria chiede infine percorsi decisionali inclusivi anche delle rappresentanze dei cittadini consumatori di salute per definire il più efficace quadro di offerta assistenziale, di compartecipazione ai costi del risanamento e di accesso a prestazioni e servizi dentro logiche di equità, uniformità, appropriatezza e sostenibilità sociale.
Mimma Iannello
Presidente Federconsumatori Calabria
6.Ottobre.2015